Come avete letto dal titolo, ieri c'è stata la seconda consegna al CAV di Brescia (qui la prima parte). Più precisamente, questa è la seconda parte di un'unica consegna che è avvenuta in due momenti per vari motivi.
Ma vi lascio alle parole della nostra inviata Anna e alle foto!
Eravamo d'accordo per le 14.15 ed infatti siamo arrivati quasi in contemporanea.
Avevo la macchina piena piena piena, ho dovuto lasciare a casa 6 scatole perchè non ci stavano....ma diciamo che il grosso è stato portato.
Non vi dico quando hanno visto il carico che avevamo....erano a bocca aperta.
Laura (giovane) e Laura (volontaria un pò più grande), con il marito, nonchè vicepresidente, erano entusiasti dei pacchi.
Con me sono venute Fabrizia, con Elena (la ragazza toscana del figlio) e poi ci ha raggiunto anche Mattia (figlio di Fabrizia).
In quella stanzetta abbiamo riempito la scrivania di tutti i pacchi, suddividendo le file per colore...praticamente devono cercare di tenere tutto sollevato da terra causa umidità. Man mano hanno messo sulle scansie, vicino alle scorte.
Intanto che il vicepresidente (che vergogna non mi ricordo il nome), ha fatto fare un giretto turistico della sede dell'associazione, ho un pò "costretto" le donne ad aprire i pacchi, almeno uno per colore. Non volevano farlo perchè avevano timore di rovinare le scatole.
Ci hanno detto che in questi primi 4 mesi dell'anno, hanno oltre 90 mamme da seguire, arrivando quindi entro l'anno ad oltre 380/400 mamme.
Ci hanno raccontato di realtà proprio fuori dallo standard. Di essere riusciti a salvare tanti bimbi dall'aborto. Di mamma prostituta tolta dalla strada, con ora 4 bimbi, ma seguita dal primo. Di mamme che arrivano con la pretesa di avere "quello che vogliono loro" a gratis...insomma situazioni molto difficili, ma alcune anche di opportunismo.
Laura (grande) dice che il primo bimbo che ha seguito ora ha più di 16 anni.
Sono riuscita a vedere parte della loro sede che nelle altre volte non avevano fatto in tempo a mostrare. E' situata in pieno centro storico, vicino al museo capitolino, quindi le fondamenta sono ancora su basi storiche. Hanno proprio nelle stanze le zone protette che mostrano le mura della città. Hanno una grossa pecca, causa seminterrato, che è l'umidità.
Ci hanno ringraziato a piene braccia, perchè avevano veramente bisogno di tutto quanto abbiamo portato loro.
Avrebbero piacere di mantenere "il filo di contatto" (come diceva Angela per la Tin di Trani).
Oltre ad aver ricevuto questo grande aiuto, hanno riscontrato di aver costruito anche un rapporto umano ed affettivo (in questo caso anche fisico con noi della zona), che vorrebbero poter mantenere.
Ho risposto che da parte mia, ove mi sarà possibile, cercherò di poterlo mantenere.
Ho offerto il mio aiuto (logicamente fra un pò visto le scorte che abbiamo portato noi), come avevo già detto nel primo colloquio prima dell'avvio del progetto, nell'accompagnarli in un magazzino che conosco, per recuperare un pò di tessuti, quando avranno necessità per le copertine di pile, oppure di segnalare posti dove ci sono offerte di abbigliamento e prodotti bimbo (a volte i depliant casa che arrivano nella mia zona non arrivano nella loro).
Laura (giovane) è l'unica che si muove un pò di qua e di là per l'acquisto del materiale, perchè parecchie delle volontarie sono signore non automunite e magari anche un pò non proprio in gambissima.
Ogni prima domenica del mese nel santuario della Madonna delle Grazie di Brescia, alle ore 16, viene celebrata una messa per ringraziare tutte le persone benefattrici, ma soprattutto per i beneficiari del loro operato.
Ho spiegato che noi follette operiamo in tante zone d'Italia, cercando di espandere il più possibile il nostro aiuto e che cerchiamo di fare più che possiamo.
E ringraziando di cuore tutte coloro che hanno partecipato, vi diamo l'appuntamento a breve... nel boschetto è partito già un nuovo progetto e prestissimo ve ne parleremo!
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